Identità multipla online: chi siamo quando nessuno ci conosce?
Identità Digitale5 Gennaio 20259 min di lettura

Identità multipla online: chi siamo quando nessuno ci conosce?

Online possiamo essere chiunque. Account anonimi, nickname, avatar: la rete permette di costruire identità multiple. Questo è liberatorio o pericoloso? Come influisce sulla costruzione del sé? Esploriamo il concetto di identità fluida nel digitale, il fenomeno del catfishing, e cosa significa "essere autentici" quando l'identità è performativa.

Su Instagram sei una versione curata di te stesso. Su Reddit sei anonimo. Su LinkedIn sei professionale. Su TikTok sei creativo. Chi sei veramente? E questa domanda ha ancora senso nell'era digitale?

L'identità come performance

Il sociologo Erving Goffman, già negli anni '50, parlava di "presentazione del sé" come performance teatrale: nella vita quotidiana, adattiamo il nostro comportamento al contesto e al pubblico. Online, questa performance diventa esplicita e moltiplicata.

Ogni piattaforma digitale è un palcoscenico diverso, con regole diverse, pubblici diversi, e aspettative diverse. Non siamo "falsi" quando ci comportiamo diversamente su LinkedIn rispetto a TikTok: stiamo semplicemente adattando la nostra presentazione al contesto.

Ma c'è una differenza cruciale rispetto alla vita offline: online, possiamo costruire identità completamente separate, che non si incontrano mai. Possiamo essere persone diverse in spazi diversi, senza che questi "sé" entrino mai in contatto.

Anonimato e disinibizione

L'anonimato online crea quello che gli psicologi chiamano "effetto di disinibizione online": quando non siamo identificabili, ci sentiamo più liberi di esprimere pensieri, emozioni e comportamenti che normalmente reprimeremmo.

Questo può essere positivo: permette di esplorare aspetti di sé che nella vita offline sono stigmatizzati o repressi. Molte persone hanno scoperto la propria identità sessuale o di genere in spazi anonimi online, dove potevano sperimentare senza paura del giudizio.

Ma l'anonimato ha anche un lato oscuro: può facilitare comportamenti aggressivi, cyberbullismo, trolling. Quando non ci sono conseguenze sociali dirette, alcune persone si sentono autorizzate a comportarsi in modi che non si permetterebbero mai faccia a faccia.

La ricerca mostra che l'anonimato non "rivela il vero sé", ma piuttosto rimuove i freni inibitori sociali. Ciò che emerge non è necessariamente più autentico, ma semplicemente meno filtrato.

Identità fluida vs identità frammentata

C'è una differenza importante tra identità fluida e identità frammentata. L'identità fluida è la capacità di adattarsi a contesti diversi mantenendo un senso di coerenza interna: so chi sono, ma mi esprimo in modi diversi a seconda della situazione.

L'identità frammentata, invece, è quando questi diversi "sé" non comunicano tra loro, creando una disconnessione interna. La persona può sentirsi persa, non sapere più "chi è veramente", o vivere una costante sensazione di inautenticità.

Negli adolescenti, che stanno ancora costruendo la propria identità, questa moltiplicazione di sé digitali può essere particolarmente destabilizzante. La domanda "chi sono io?" diventa ancora più complessa quando devi gestire 5 diverse versioni di te stesso su 5 piattaforme diverse.

La sfida psicologica dell'era digitale non è eliminare queste identità multiple, ma imparare a navigarle con consapevolezza, mantenendo un senso di coerenza interna che ci permetta di riconoscerci in tutte le tue performance.

Il fenomeno del Catfishing

Il catfishing è la creazione di un'identità online completamente falsa, spesso per ingannare altre persone in relazioni romantiche o amicali. È l'estremo della costruzione identitaria online.

Le motivazioni psicologiche dietro il catfishing sono complesse: può essere una fuga da un'identità offline percepita come inadeguata, un modo per sperimentare una vita "migliore", o in alcuni casi una forma di manipolazione intenzionale.

Ciò che rende il catfishing psicologicamente interessante è che rivela quanto sia facile, online, separare l'identità dalla corporeità. Possiamo costruire relazioni profonde con persone che non hanno mai visto il nostro vero volto.

Per chi subisce il catfishing, la scoperta può essere traumatica: non solo la persona con cui credevi di avere una relazione non esiste, ma devi anche fare i conti con il fatto che sei stato ingannato, che i tuoi sentimenti erano basati su una finzione.

Autenticità nell'era digitale

Cosa significa essere "autentici" online? È possibile, quando ogni post è curato, ogni foto è filtrata, ogni parola è pensata per un pubblico?

Forse la domanda sbagliata non è "sono autentico online?", ma "quale parte di me sto scegliendo di mostrare, e perché?" L'autenticità non è mostrare tutto di sé, ma essere consapevoli delle scelte che facciamo nella nostra auto-presentazione.

La pressione all'autenticità può essere essa stessa problematica: l'idea che dobbiamo "essere noi stessi" online crea un paradosso, perché l'atto stesso di presentarsi è sempre, in qualche misura, una performance.

Una via di mezzo sana potrebbe essere: consapevolezza delle proprie identità multiple, coerenza tra valori interni e comportamenti esterni (anche se adattati al contesto), e onestà nelle relazioni significative.

Navigare l'identità digitale in modo sano

Alcuni suggerimenti per gestire le identità multiple online: rifletti periodicamente su come ti presenti online e se questa presentazione riflette i tuoi valori; non sentirti obbligato a condividere tutto: l'autenticità non è trasparenza totale; sii consapevole delle differenze tra i tuoi "sé" digitali e chiediti se ti senti a tuo agio con queste differenze.

Se senti una disconnessione forte tra chi sei online e chi sei offline, potrebbe essere utile esplorare questa sensazione: cosa ti impedisce di essere coerente? Cosa stai cercando di nascondere o di mostrare?

Ricorda: l'identità non è fissa, né offline né online. È un processo continuo di costruzione e ricostruzione. La sfida è mantenere un filo conduttore che ti permetta di riconoscerci in tutte le tue versioni.

In controluce...

Le identità multiple online non sono un problema in sé. Sono una caratteristica dell'ambiente digitale. La questione non è eliminarle, ma imparare a navigarle con consapevolezza, mantenendo un senso di coerenza interna che ci permetta di riconoscerci in tutte le nostre performance.

Nota: Questo articolo ha finalità esclusivamente informative ed educative. Non sostituisce il parere di un professionista della salute mentale.